Errichtung einer Kehrichtverbrennungsanlage; Wärmenutzung; Luftreinhaltung (Giubiasco, Nr. II) Construction d’une usine d’incinération des ordures ménagères; utilisation de la chaleur; protection de l’air

Auszug
BGer I. öff. Abt., Urteil vom 16.08.2007

Leitsätze

Der Inhaber einer Abfallverbrennungsanlage muss die Anlage so errichten und betreiben, dass die bei der Verbrennung anfallende Wärme genutzt wird. Dabei sind die Wärmenutzungsmodalitäten gesamthaft zu betrachten. Vorliegend ist dem Umstand Rechnung zu tragen, dass die bei der Verbrennung erzeugte Wärme immerhin teilweise in elektrische Energie mit sehr guter Leistung umgesetzt wird (E. 7.2). Die Emissionen der Abfallverbrennungsanlage tragen indirekt zur Ozonbildung bei. Dies wäre auch dann der Fall, wenn die Abfälle andernorts verbrannt würden, da die Ozonbildung ein komplexer Vorgang ist, bei welchem die Quelle der Vorläuferschadstoffe und der Ort der Immissionseinwirkungen weit auseinander liegen können. Dies ist eine unvermeidbare Folge des Grundsatzentscheids des Gesetzgebers, dass Abfälle verbrannt werden müssen, die nicht verwertet werden können. Die Ablagerung in Deponien ist also von vornherein verboten (E. 8).

Construction d’une usine d’incinération des ordures ménagères; utilisation de la chaleur; protection de l’air (extrait)

Auszug
BGer I. öff. Abt., Urteil vom 16.08.2007

Regeste

L'esercente di un impianto d'incenerimento di rifiuti urbani deve sistemare e gestire l’impianto in modo che il calore prodotto dalla combustione venga sfruttato. Occorre considerare nel complesso le modalità di sfruttamento del calore attuate. In concreto deve essere tenuto conto del fatto che il calore prodotto dalla combustione viene comunque parzialmente trasformato in energia elettrica con un rendimento molto buono (consid. 7.2). Le emissioni del termovalorizzatore contribuiranno indirettamente alla formazione dell'ozono; ciò sarebbe pure il caso anche se i rifiuti fossero bruciati altrove, visto che la formazione dell'ozono è un processo complesso in cui la fonte degli agenti inquinanti e il luogo in cui si manifesta l'immissione possono essere anche molto distanti. Tale circostanza è d'altra parte inevitabile nella misura in cui è riconducibile alla scelta di principio del legislatore di imporre l'incenerimento dei rifiuti che non possono essere…

Costruzione di un impianto di termovalorizzazione dei rifuiti solidi urbani; sfruttamento del calore attuate; inquinamento atmosferico (Giubiasco TI, No. II) (estratto)

Auszug
BGer I. öff. Abt., Urteil vom 16.08.2007
Atti normativi
SR a814.600, Ordinanza tecnica sui rifiuti (OTR) (10.12.1990) art. 38 (cpv. 1 lit. a)
SR a814.600, Ordinanza tecnica sui rifiuti (OTR) (10.12.1990) art. 53a (cpv. 1)
SR a814.600, Ordinanza tecnica sui rifiuti (OTR) (10.12.1990) art. 53a (cpv. 1)

Riassunto

L'esercente di un impianto d'incenerimento di rifiuti urbani deve sistemare e gestire l’impianto in modo che il calore prodotto dalla combustione venga sfruttato. Occorre considerare nel complesso le modalità di sfruttamento del calore attuate. In concreto deve essere tenuto conto del fatto che il calore prodotto dalla combustione viene comunque parzialmente trasformato in energia elettrica con un rendimento molto buono (consid. 7.2). Le emissioni del termovalorizzatore contribuiranno indirettamente alla formazione dell'ozono; ciò sarebbe pure il caso anche se i rifiuti fossero bruciati altrove, visto che la formazione dell'ozono è un processo complesso in cui la fonte degli agenti inquinanti e il luogo in cui si manifesta l'immissione possono essere anche molto distanti. Tale circostanza è d'altra parte inevitabile nella misura in cui è riconducibile alla scelta di principio del legislatore di imporre l'incenerimento dei rifiuti che non possono essere…

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